Anemia Perniciosa: Il test degli anticorpi

di | 16 Ottobre 2017

Uno degli esami che spesso vengono richiesti per confermare la diagnosi di anemia perniciosa è quello degli anticorpi per l’anemia perniciosa.

In questa indagine si vanno a cercare gli anticorpi che attaccano il Fattore Intrinseco, ossia le difese prodotte dal corpo del paziente che si “rivoltano” contro questo enzima indispensabile per assorbire la vitamina B12.

Il test si fa dopo aver verificato nel sangue la carenza di vitamina B12, e serve a capire se il problema dell’anemia perniciosa sia dovuto alla mancanza di fattore intrinseco oppure ad altre cause.

L’esempio più comune e semplice per capire come funziona l’esame degli anticorpi per l’anemia perniciosa è quello dei test di gravidanza, in cui ci sono degli anticorpi che riconoscono un ormone placentare, l’HCG. Se questo ormone è presente nell’urina, gli anticorpi lo attaccano e diventano blu, così da identificare la placenta (quindi il bambino); se non c’è, non lo attaccano e non si colorano, indicando l’assenza dell’ormone.

Il test degli anticorpi nell’anemia perniciosa

Se c’è il sospetto di anemia perniciosa si cercano nel sangue gli anticorpi anti-fattore intrinseco, che è un enzima prodotto dallo stomaco la cui presenza permette di assorbire la vitamina B12, come spiegato nella descrizione dell’anemia perniciosa.

Per essere sicuri che il fattore intrinseco manchi, quindi perché il medico possa capire come proseguire nella terapia, è essenziale il test degli anticorpi.

In particolare, nel test vengono ricercati gli anticorpi che si legano al fattore intrinseco nel sangue. La carenza di questo enzima, infatti, dipende dal fatto che nel corpo ci sono delle cellule che lo attaccano e lo distruggono. 

Non si sa ancora bene il perché l’organismo ad un certo punto, inizia (di fatto) a distruggere sé stesso, ma questo è un problema comune in tutte le malattie autoimmuni, di cui fa parte anche la carenza di Fattore Intrinseco e, di conseguenza l’anemia perniciosa.

Il test viene effettuato sul sangue, e nel caso la risposta sia positiva, ovvero se ci sono anticorpi anti fattore intrinseco, viene confermato il problema e, se la vitamina B12 già era carente, si conferma la diagnosi dell’anemia perniciosa.

Un risultato negativo, però, non esclude necessariamente l’anemia perniciosa che può dipendere anche da cause diverse dalla mancanza di fattore intrinseco.