Anemia: tutti i sintomi e le cause

di | 27 Ottobre 2019

I sintomi dell’anemia sono un gruppo di rilievi legati alla condizione anemica, che si possono riscontrare, in forma più o meno grave, nelle persone che ne soffrono.

Esistono sintomatologie comuni alla maggior parte delle anemie, che sono quindi condivisi tra di esse, mentre altri sintomi invece riguardano alcune anemie specifiche, consentendo di distinguere tra le varie situazioni e fare una diagnosi più precisa.

sintomi anemia

In questa pagina faremo una panoramica dei sintomi delle anemie, iniziando da quelli che consentono di individuare un’anemia generica per poi approfondire valutando i sintomi connessi alle più comuni forme di anemia: l’anemia da carenza di ferro o sideropenica, l’anemia perniciosa da carenza di vitamina B12, l’anemia mediterranea e l’anemia falciforme.

Sintomi dell’anemia

Esistono alcune avvisaglie che sono comuni a tutti i tipi di anemia, e dipendono dalla ridotta capacità dei globuli rossi di trasportare ossigeno all’interno dell’organismo.

Ci sono poi dei sintomi specifici, che dipendono dalle singole cause: poiché cause diverse possono portare a differenti conseguenze, nel corso del tempo, e ad agire anche su organi e apparati non direttamente correlati con i globuli rossi, in queste forme oltre ai segnali generici dell’anemia, si evidenziano anche problemi a carico di altre strutture dell’organismo.

Tra i sintomi più comuni sono presenti:

  • Affaticamento e debolezza: è uno dei sintomi principali dell’anemia di qualunque tipo, direttamente correlato al fatto che i globuli rossi non riescono più a trasportare correttamente l’ossigeno. Di conseguenza gli organi, tra cui i muscoli, non hanno abbastanza energia a disposizione per poter svolgere correttamente la loro funzione, e la conseguenza è l’intolleranza a sforzi fisici caratterizzati anche da un’intensità non eccessiva.
  • Pallore: è un’altro dei sintomi principali, e si può vedere sia sulla pelle (la pelle appare particolarmente chiara), sia sulle mucose come quelle boccali; premendo sulle mucose non si ha una netta differenza di colore (quando si preme sulla mucosa si causa un’ischemia, si chiudono i capillari sottostanti che vengono nuovamente riempiti dal sangue che circola successivamente, quando il colore torna normale in un paio di secondi). La mancanza di colore deriva dal fatto che le mucose sono rosee proprio per la presenza del sangue, rosso; quando questo diminuisce il colore diventa più chiaro.
  • Polso debole e rapido: in caso di anemia, per la mancanza di ossigeno percepita dall’organismo, il cuore cerca di battere più velocemente, e questo porta ad un polso più rapido; allo stesso tempo, però, il volume ematico è diminuito, per cui diventa anche più debole, con le fluttazioni di volume di sangue che si percepiscono in modo ridotto.
  • Respirazione accelerata: si tratta di un sintomo legato, come il precedente, al fatto che l’organismo percepisce una mancanza di ossigeno. Per cercare di ovviare al problema, il ritmo respiratorio aumenta cercando di inalare più aria, per provare a migliorare la condizione generale dell’organismo.
  • Aumento della sudorazione, sete, vertigini e svenimenti: sono tra i sintomi più gravi relativi all’anemia. Si presentano solamente nei casi più difficili, quando la quantità dei globuli rossi è così bassa da non avere ossigeno sufficiente nemmeno per le funzioni vitali, e in certi casi la mancanza può portare ad un malfunzionamento temporaneo anche del sistema nervoso.
    Si tratta di situazioni piuttosto gravi, che richiedono l’intervento rapido di un medico e, nel caso, di una terapia trasfusionale per far fronte rapidamente al problema. A questi sintomi si possono accompagnare crampi dolorosi, difficoltà respiratorie (affaticamento, non solo aumento del ritmo respiratorio) e dolore al torace.

La velocità di insorgenza

Da notare che la velocità di insorgenza del sintomo, e anche la frequenza con cui si manifesta, è diversa in base alla causa dell’anemia. Se alcune tipologie sono rapidissime (ad esempio l’anemia da perdita di sangue, come le ferite), altre possono avere sintomi che si manifestano anche dopo molti mesi dall’evidenza che si può avere alle analisi del sangue.

globuli rossi mcv basso

Anemia sideropenica: i sintomi

L’anemia sideropenica è una variante di anemia causata dall’assenza di ferro all’interno dell’organismo. Questo si ripercuote principalmente sulla difficoltà di sintesi dei globuli rossi, che causa primariamente l’anemia, quindi nei sintomi generali descritti nella prima parte.

La mancanza di ferro, tuttavia, non è un problema solamente per la sintesi dei globuli rossi, ma anche per tutta un’altra serie di distretti dell’organismo, in cui la carenza di questo minerale si manifesta con sintomi specifici non legati direttamente al sangue. Tra questi:

  • La perdita di capelli: poiché il ferro è un componente fondamentale del capello e delle strutture che ne consentono la rigenerazione, una mancanza di ferro non consente la ricrescita dei capelli persi; in altre parole, i capelli persi naturalmente non vengono sostituiti da altri, e questo causa una perdita di capelli costante.
  • L’infiammazione della lingua: si tratta di un sintomo tipico della carenza di ferro, con la lingua che tende costantemente ad infiammarsi e a gonfiarsi, causando anche dolore. Questo non è dovuto alla mancanza di sangue, ma da una necessità primaria di ferro nella lingua (in particolare della mucosa) che causa un’infiammazione, la quale può portare ad una degenerazione. L’infiammazione spesso si estende anche alla gola.
  • Problemi alle unghie: è uno dei sintomi più tipici, essendo il ferro un componente fondamentale per la tenuta della cheratina. Le unghie continuano a crescere, ma la tenuta è compromessa con il risultato che tendono a scheggiarsi e sono deboli. Nei casi più gravi si può evidenziare la presenza delle “unghie a cucchiaio”, cioè le unghie avvallate, problema legato ad una carenza di ferro cronica che ha portato ad una malformazione della crescita delle unghie.
  • La presenza di soffi cardiaci: in parte legati all’anemia generica, la carenza di ferro nel cuore non consente una corretta chiusura delle valvole cardiache, e questo causa un reflusso di sangue dai ventricoli agli atrii. Il soffio può essere più o meno grave, e la sua natura deve essere approfondita.
  • Picacismo: è un ultimo sintomo tipico dei casi più estremi, in cui la persona in carenza ha voglia di mangiare sostanze che non sono commestibili, come la sporcizia, il legno, il ferro o altre sostanze che non sono alimenti. E’ particolarmente grave quando si manifesta nei bambini.

Anemia perniciosa: i sintomi

L’anemia perniciosa è una patologia anemica dovuta alla mancanza di vitamina B12, fondamentale nel processo di produzione dei globuli rossi. La mancanza di questa vitamina fondamentale causa problemi primariamente al sangue, ma è fondamentale anche per la formazione di altre strutture dell’organismo.

Oltre ai sintomi generali dell’anemia troviamo quindi una serie di sintomi specifici, molto caratteristici dell’anemia perniciosa che la rendono difficile da confondere con altre tipologie.

I principali sono:

  • La glossite di Hunter: si tratta di una patologia relativa alla lingua, per cui la vitamina B12 è fondamentale nello sviluppo delle strutture. E’ un sintomo specifico perché combinato tra la mancanza dei globuli rossi e la mancanza della vitamina: a causa delle carenze, le strutture della lingua si rovinano ma non si rigenerano, portando in un primo momento ad una lingua più liscia del normale, poi successivamente all’incapacità di percepire i sapori, perché le papille gustative, distrutte, non vengono rigenerate correttamente.
  • Formicolio agli arti: si tratta di un altro sintomo tipico, dovuto all’importanza della vitamina B12 nella formazione della guaina mielinica, la guaina che ricopre i nervi e che consente una corretta trasmissione degli impulsi nervosi. Man mano che la carenza diventa più grave, la mielina persa non si rigenera, e questo provoca problemi di trasmissione dell’impulso che rende sempre più frequenti i formicolii e l’insensibilità agli arti, in particolare alle gambe.
  • Mal di testa e cambi d’umore improvvisi: si tratta di un gruppo di sintomi legato anch’esso alla mancanza di mielinizzazione, quindi alla difficoltà di trasmissione dell’impulso nervoso. Quando i nervi non lavorano bene, ci sono problemi di vario tipo legati sia alla difficoltà di pensare (da qui i mal di testa), sia alla corretta gestione dei comportamenti e delle emozioni (che portano a cambi di umore anche molto improvvisi in chi soffre di questo disturbo).

Nei casi più gravi, la demielinizzazione tende a peggiorare anche gli organi vitali, come la trasmissione degli impulsi nervosi che permettono la corretta trasmissione dello stimolo cardiaco o respiratorio. La “fortuna” di chi soffre di anemia perniciosa è che i sintomi sono molto lenti a comparire, e questo consente di fermare il problema quando ancora si manifesta in modo precoce, con le opportune integrazioni vitaminiche.

Anemia mediterranea: i sintomi

L’anemia mediterranea aggiunge ai sintomi generici dell’anemia che abbiamo indicato anche una serie di sintomi specifici, che permettono di distinguerla da altre forme di anemia.

I sintomi in generale sono molto variabili, e dipendono dalla gravità della malattia stessa: se nelle forme più lievi possiamo avere solo i sintomi descritti nella parte generale, nelle forme più gravi possiamo arrivare ad avere sintomi molto più gravi.

Nei bambini, nelle forme più gravi di anemia mediterranea, i sintomi più evidenti possono essere le malformazioni, che possono riguardare il cranio oppure altre ossa; queste malformazioni dipendono dallo sforzo del midollo osseo di produrre globuli rossi nonostante la difficoltà a causa della malformazione genetica.

In assenza di di malformazioni, poi, è comune trovare un difetto di crescita e statura piccola in chi soffre di questo tipo di anemia, dovuta al fatto che non arriva all’organismo energia sufficiente per un corretto accrescimento.

Nelle forme più lievi, compatibili con una vita normale, il sintomo predominante è invece principalmente l’ittero, che dipende dalla presenza in circolo dei cataboliti dei globuli rossi. Questo sintomo si manifesta principalmente con:

  • Mucose giallastre, in particolare quelle più evidenti della sclera dell’occhio, che acquisiscono questo colore a causa della presenza in circolo dei cataboliti;
  • Urina di colore molto scuro, perché l’emoglobina, rossa, finisce nelle urine. In assenza quindi di sintomi urinari (come il dolore) l’urina è molto scura e all’osservazione microscopica non si presentano i globuli rossi, perché di essi sono presenti solamente i prodotti di scarto.

Altri sintomi di questo tipo di anemia rilevati però alle analisi strumentali sono l’ingrossamento della milza, visibile all’ecografia, causato dal fatto che la milza cerca costantemente di rilasciare globuli rossi di riserva in circolo, e la cardiomegalia, un aumento di dimensioni del cuore causato dal continuo cercare di mandare in circolo più globuli rossi possibili.

Da notare che la gravità di questi sintomi è massima nella forma più grave, la Talassemia major, mentre nella talassemia intermedia si presentano solitamente sintomi più lievi, e la talassemia minor è di solito asintomatica, e può essere vista solamente alle analisi del sangue che evidenziano globuli rossi più piccoli del normale.

Anemia falciforme: i sintomi

I sintomi dell’anemia falciforme, cioè la forma nella quale i globuli rossi hanno delle malformazioni, coincidono per lo più con quelli delle anemie generiche, riguardando quindi le difficoltà respiratorie, la stanchezza e tutti i sintomi legati alla carenza cronica di ossigeno.

L’anemia falciforme è facilmente diagnosticabile e distinguibile dalle altre forme con una semplice osservazione microscopica dei globuli rossi, che consente di individuare la differenza di forma.

Ai sintomi dell’anemia generica se ne aggiungono alcuni legati proprio al difetto di forma: poiché i globuli rossi falciformi tendono ad aggregarsi tra loro, formando dei veri e propri “ammassi” di globuli rossi, ci possono essere alcune conseguenze:

  • Le ischemie, che si identificano principalmente con arti freddi e formicolanti: quando l’ammasso di globuli rossi si blocca, solitamente alla biforcazione dei vasi sanguigni, possiamo avere un blocco al normale passaggio del sangue, ovvero un’ischemia. Ci possono essere problemi riproduttivi come la sterilità (se il sangue non arriva correttamente agli organi riproduttori), e nei casi più gravi possiamo avere difficoltà respiratorie aggravate dal fatto che il sangue non arriva correttamente ai polmoni.
  • Le infezioni ricorrenti, causate anche in questo caso dall’ostruzione al corretto passaggio del sangue. Le infezioni ricorrenti arrivano perché le cellule del sistema immunitario, a causa dell’alterazione del flusso ematico, non riescono a raggiungere i distretti in cui c’è necessità; questo permette ai patogeni di riprodursi in modo indisturbato, aumentando la frequenza delle infezioni.