La terapia e la cura dell’Anemia Perniciosa

di | 7 Ottobre 2017

L’anemia perniciosa è una tipologia di anemia megaloblastica causata principalmente dalla carenza di vitamina B12, essenziale per lo sviluppo dei globuli rossi e per il corretto funzionamento del sistema nervoso. I sintomi insorgono lentamente ma si aggravano sempre di più.

Nel caso in cui sia stata fatta diagnosi di questa malattia, la terapia per l’anemia perniciosa è, di base, abbastanza semplice: bisogna fornire al corpo la vitamina B12. Essendo l’elemento la cui mancanza sviluppa la malattia, se lo si fornisce il problema si risolve.

La terapia e la cura per l'anemia perniciosa

La terapia dell’anemia perniciosa

La mancanza di vitamina B12 può dipendere essenzialmente da due motivi: non la si ingerisce proprio (quindi il problema è alimentare) oppure si ingerisce, ma non viene assorbita (quindi il problema è intestinale). A seconda di quella che è la nostra situazione, si affronta uno dei due tipi di terapia, quella che si fa per ingestione e quella che viene fatta per iniezione.

La terapia per ingestione

La terapia per ingestione prima si fa quando il problema non è dovuto alla mancanza di assorbimento intestinale, ma al fatto che, semplicemente, di vitamina all’intestino ne arriva poca.

In questo caso si utilizza la vitamina B12 somministrata per via orale, a dosi superiori rispetto al fabbisogno giornaliero: questo permette, nel caso in cui ci sia malassorbimento (ad esempio nel caso di gastrite cronica), di far arrivare comunque la vitamina all’intestino, permettendo di assorbirne una quantità sufficiente.

che cosa e anemia perniciosa

Nel caso in cui la vitamina mancasse per problemi di dieta (mancanza di alimenti che la contengono) verrà modificata anche l’alimentazione, mirata per farne assumere di più.

La terapia per iniezione

La vitamina, invece, va necessariamente iniettata quando l’assorbimento non c’è proprio, e allora deve essere immessa direttamente nel sangue. In questo modo si va ad inserire la vitamina nel muscolo, tramite iniezioni intramuscolari, e se ne somministra tantissima una volta al mese circa (viene immagazzinata nel fegato) per un’iniezione che dovrà continuare per tutta la vita, necessariamente.

La vitamina B12 non viene iniettata nella forma in cui il corpo la utilizza (cobalamina), ma in forme alternative come la cianocobalamina l’idrossicobalamina, forme alternative della molecola che permettono al corpo di modificarla in base alle proprie necessità.

La terapia dura almeno un mese, con iniezioni ripetute regolarmente per riportare la vitamina B12 a livelli normali nell’organismo.

In ogni caso, indipendentemente dalla terapia scelta dal medico, la terapia deve essere seguita, e si richiede un controllo medico almeno una volta al mese per fare nuove iniezioni e per capire se eventualmente la situazione sia migliorata (anche se di solito non è così, perché i difetti di assorbimento rimangono).

Con questa terapia, si riesce ad evitare una delle malattie più gravi per la quale, in senso stretto, una terapia risolutiva non esiste (al massimo si bypassa il problema somministrando vitamina B12, ma il problema vero e proprio che è il malassorbimento non si risolve mai).

Particolare attenzione bisogna averla nei bambini, per cui l’anemia perniciosa potrebbe provocare malformazioni e deficit di sviluppo, e negli anziani, dove il metabolismo è più lento e, in proporzione, i sintomi sono peggiori.

In ogni caso, si tratta di una situazione che non deve essere sottovalutata per nessun motivo e la terapia deve essere costantemente seguita.