Globuli rossi bassi

di | 16 Aprile 2016

Una delle condizioni più comuni che portano all’alterazione del sangue è la diminuzione dei globuli rossi, condizione comunemente (e in senso generale, non specifico) detta anemia.

Queste cellule (dette in gergo eritrociti) sono corpuscoli essenziali del nostro organismo, il cui scopo è quello di trasportare l’ossigeno raccolto dai polmoni fino a tutti gli organi del corpo e viceversa, consentire l’eliminazione dell’anidride carbonica portandola dalle cellule fino ai polmoni. Se essi mancano, chiaramente, questa funzione viene meno (in base a quanti ne mancano) e le conseguenze, visto che l’ossigeno è responsabile della reazione di aerobia cellulare, possono essere più o meno gravi.

Cos’è il globulo rosso

Il globulo rosso è uno dei principali corpuscoli che si trova nel sangue. Detto anche eritrocita o emazia, il termine “eritrocita” è meno corretto di “globulo rosso” perché a differenza di altre cellule dell’organismo il globulo rosso è sprovvisto di nucleo, perché durante il suo processo di maturazione, che avviene nel midollo osseo (che è anche la parte del corpo in cui viene prodotto) questo viene espulso e la sua espulsione gli conferisce una forma non sferica (come quella di altre cellule) ma é ad 8, in sezione.

Questo aumenta la sua capacità di contatto con l’ossigeno, e permette ad ogni singolo globulo rosso di trasportarne di più. Tra l’altro, l’assenza di nucleo è una particolarità dei mammiferi perché altri animali, come gli uccelli, hanno i globuli rossi nucleati (detti propriamente eritrociti, in questo caso).

Il globulo rosso nasce, nel processo chiamato eritropoiesi, all’interno del midollo osseo dove è presente una cellula staminale mieloide, da cui si formano anche altre cellule. Da quella, in grado di riprodursi (i globuli rossi non possono riprodursi perché non hanno in nucleo) si forma una cellula detta eritroblasto, che ha un processo di maturazione di quattro o cinque giorni, quando diventa reticolocita, una cellula identica in tutto e per tutto al globulo rosso, ma con il nucleo.

Espulso quest’ultimo, diventa finalmente un globulo rosso.

Nella sua vita, un globulo rosso rimane (salvo ferite) confinato al torrente circolatorio, e continuamente raccoglierà ossigeno dai polmoni e lo porterà nei capillari, che sono presenti in tutti gli organi, dove verrà scambiato con un altro elemento di scarto: l’anidride carbonica. Tornerà quindi ai polmoni dove lo scambierà di nuovo con l’ossigeno, in un ciclo continuo.

Ciclo che dura, all’incirca, per 100 giorni, che è la vita media di un globulo rosso. Il problema è che queste cellule non sono sempre, per così dire, in un’autostrada, in un torrente molto più grande di loro: per garantire il massimo contatto disponibile con l’ossigeno, il capillare polmonare è più piccolo del globulo rosso. Il globulo rosso ha un diametro di 8 micron (o micrometri, o millesimi di millimetro) mentre il capillare polmonare ha un diametro di 6, il che costringe il globulo rosso ad allungarsi per poter passare senza problemi.

Man mano che i giorni passano, lui perde di elasticità e nel momento in cui passa dalla milza, che è l’organo preposto alla sua eliminazione, viene distrutto da apposite cellule e le sue parti inviate ad un organo di riserva che è il fegato.

Perchè possono essere bassi

Il numero dei globuli rossi, come accade per altre componenti dell’organismo, puo’ diminuire per due soli motivi: o ne vengono eliminati più di quelli che dovrebbero essere, o ne vengono prodotti meno.

Chiaramente, questo è solamente un punto di partenza che aiuta a poter capire una delle tantissime cause che può portare ad una delle due condizioni.

In questi casi si parla di anemia, che come dicevamo all’inizio è un termine generico per indicare la mancanza di emoglobina o di globuli rossi (o anche di tutti e due, visto che il sintomo e cioè la diminuzione dell’ossigeno trasportato è esattamente lo stesso).

Tra l’altro esistono, in merito alla diminuzione del numero di globuli rossi, un’anemia “vera” e un’anemia “falsa”: la prima è una situazione nella quale i globuli rossi sono veramente diminuiti, la seconda è la situazione (diluizione) nella quale il numero dei globuli rossi è normale, ma è aumentato il liquido del sangue. Se la misurazione viene effettuata sulla stessa unità di misura, è chiaro come essendoci più liquido i globuli rossi sembrino meno, ma in realtà sono normali.

anemia globuli rossi bassi

Questo si può interpretare attraverso un parametro delle analisi diverso dall’RBC (Red Blood Cells, ovvero il numero dei globuli rossi) che è l’Hct, l’Ematocrito, che è il rapporto tra la parte corpuscolata e la parte liquida del sangue, e serve a stabilire se sia presente un’anemia vera o falsa.

Nell’anemia, inoltre, non si valuta solamente il numero di globuli rossi nel sangue, ma anche il volume cellulare, ovvero le dimensioni dei globuli rossi. Questi possono essere piccoli, normali o grandi, e allora si parla di anemia microcitica, normocitica o macrocitica. Inoltre si valuta la presenza dei reticolociti, i globuli rossi immaturi di cui abbiamo parlato prima.

Queste considerazioni servono a valutare se l’organismo risponde ad un’anemia o meno: se il midollo osseo è stato, per così dire, avvertito della carenza di globuli rossi e risponde, mi aspetto di trovare nel sangue un MCV Basso (MCV = Volume Cellulare Medio, ossia grandezza media dei globuli rossi) ad indicare che il midollo osseo sta inviando globuli rossi piccoli, per cui meno maturi, nel sangue; mi aspetto di trovare anche i reticolociti molto alti, perché pur di far fronte alla carenza dovrebbero circolare anche globuli rossi non ancora pronti per funzionare al meglio.

Se, invece, trovassi un MCV alto, quindi globuli rossi troppo grandi, e pochi reticolociti, significa che l’organismo non sta reagendo e che ci possono essere problemi gravi. In tal caso potrebbe essere necessaria una trasfusione ematica.

I primi sintomi

Avere i globuli rossi bassi significa avere una serie di sintomi riconducibili alla scarsa presenza di ossigeno all’interno dell’organismo, per cui se sono presenti sono indicativi di una condizione di questo tipo.

Non è detto, però, che possano dipendere solo da questo: problemi di contrazione cardiaca o altri problemi come l’emoglobina bassa possono portare a situazioni simili come quadro di sintomi.

Tra questi, comunque, possiamo trovare:

  • Riduzione della forza muscolare, causata dalla mancanza di ossigeno nei muscoli. I movimenti muscolari sono lenti e tendono ad affaticare anche dopo pochi minuti di sforzo, perché non c’è abbastanza ossigeno da permetterne il corretto funzionamento.
  • Respirazione affannosa: generalmente è la diretta conseguenza del sintomo precedente, dovuta al fatto che l’organismo non è in grado di capire quale sia la causa del poco ossigeno nel sangue, e di conseguenza cerca di introdurne di più con la respirazione, senza però considerare che questo non porta a risoluzione del problema perché l’ossigeno dai polmoni arriva, è solo che ci sono pochi globuli rossi a trasportarlo.
  • Cefalea: è il corrispettivo della debolezza muscolare ma nel cervello, dovuto al fatto che la bassa presenza di ossigeno non gli consente di lavorare correttamente. In certi casi si può arrivare anche allo svenimento.
  • Pallore delle mucose: mancando i globuli rossi, che sono i corpuscoli che (grazie all’emoglobina) colorano di rosso il sangue, le mucose, che sono rosate per via della presenza del sangue, appariranno più pallide e biancastre.
  • Dolore alla milza: la milza non ha solo lo scopo di distruggere i globuli rossi, ma anche di trattenerne alcuni in quelle che sono vere e proprie sacche di sangue, di riserva. Nel caso servissero globuli rossi ulteriori, la milza viene spremuta, si contrae (da lì il dolore) e i globuli rossi che ci sono all’interno vengono mandati fuori. Se non ce ne sono, la milza continua a contrarsi fino anche a diventare più grande del normale (splenomegalia) vista l’insufficienza della sua funzione.

Quali sono le cause della loro diminuzione

Tra le cause, abbiamo visto, ce ne sono alcune che dipendono dall’eccessiva distruzione dei globuli rossi, altre che dipendono da una diminuita produzione. Cerchiamo di capire quali sono le cause di entrambe le tipologie.

Anemie da aumentata distruzione

La distruzione, o più correttamente l’eliminazione, dei globuli rossi, può avvenire in due diversi modi: i globuli rossi possono subire una distruzione, singolarmente, all’interno dei casi, oppure possono fuoriuscire dall’interno del torrente circolatorio rimanendo in numero minore.

Emorragie e microemorragie:

Ferite, lacerazioni, traumi interni, mestruazioni abbondanti sono tutte situazioni che possono portare alle emorragie, ovvero alla fuoriuscita di sangue e quindi di globuli rossi dall’apparato circolatorio. L’anemia in questo caso sarà praticamente immediata, a causa della perdita dei globuli rossi, e generalmente una perdita di questo tipo viene compensata abbastanza rapidamente. Anche le donazioni di sangue sono da considerarsi emorragie, seppur ben controllate, che portano ad una condizione teansitoria di anemia. Infine ci sono le microemorragie, dovute a piccoli traumi molto diffusi non visibili dall’esterno, ma presenti, in cui il sangue si riversa generalmente in vari punti che, tuttavia, sono all’interno dell’organismo.

Anemia emolitica

Quando i globuli rossi vengono distrutti all’interno dell’organismo si parla di anemia emolitica. Le cause della loro distruzione possono essere tante, e vanno da alcuni veleni (morsi di serpenti), che distruggono la parete dei globuli rossi, alle malattie autoimmuni (sistema immunitario che attacca i globuli rossi), da trasfusioni sbagliate (mescolare gruppi sanguigni non compatibili porta ad anemia emolitica, a distruzione dei globuli rossi), da favismo (i globuli rossi di chi ne soffre non sanno rendere innocue sostanze altrimenti pericolosissime delle fave).

Anemie da diminuita produzione

Globuli rossi bassi

Esistono poi una serie di cause che possono portare ad una diminuita produzione dei globuli rossi da parte del midollo osseo, che è appunto l’organo deputato a produrli.

Generalmente, queste patologie sono più difficili da trattare, in quanto mentre la perdita è una cosa acuta, rapida e che è possibile risolvere in breve tempo (dipende ovviamente dalle cause, ma in generale è più semplice) nella diminuita produzione oltre ad un esame midollare per stabilire il suo coinvolgimento è necessario anche capire quale sia questa causa. Ed in certi casi può non essere semplice.

Di seguito alcune tra le cose che possono far diminuire la produzione di globuli rossi da parte del midollo osseo.

Chemioterapia

I farmaci chemioterapici, quelli utilizzati nella cura dei tumori, hanno azione su cellule maligne ma che derivano da cellule del nostro organismo, quindi non sono selettivi e anzi sono dannosi anche per alcune cellule sane. Tra le più interessate ci sono proprio i precursori dei globuli rossi, per questo non è raro che i pazienti che seguono questi tipi di terapie possano avere anemia da diminuita produzione.

Mancanza di ferro

Il ferro è un elemento molto importante nella dieta, e dalla sua presenza dipende la costruzione dei gruppi EME, che sono le unita che trasportano l’ossigeno dell’emoglobina. Di fatto, senza ferro c’è meno emoglobina e se non c’è emoglobina vengono sintetizzati meno globuli rossi, portando ad uno stadio in cui, oltre alla presenza di emoglobina bassa, abbiamo anche i globuli rossi bassi, e quindi anemia.

Carenza di acido folico e/o vitamina B12

Se il ferro è essenziale per la sintesi del gruppo EME, queste due sostanze (che sono una il precursore dell’altra) formano l’altra parte del gruppo EME. Questo significa che, analogamente alla carenza di ferro, anche la carenza di esse provoca la diminuita sintesi di globuli rossi.

Problemi renali

Il rene, tra le sue tante funzioni, ha quelle di valutare la presenza dei globuli rossi nel sangue e nel caso siano pochi produrre EPO, od Eritropoietina, un ormone che stimola il midollo osseo a produrre i globuli rossi. Nel caso ci siano problemi renali di qualsiasi tipo, la produzione di questo ormone sarebbe limitata e di conseguenza la sintesi dei globuli rossi si ridurrebbe. Se il problema è questo, l’ormone viene fornito sinteticamente dai medici perché non ci sono problemi funzionali alla produzione stessa.

Problemi al midollo osseo

Es patologie di vario tipo che possono interessare il midollo osseo e che lo rendono incapace di produrre nuovi globuli rossi. Sono le situazioni più difficili da comprendere e da curare, perché spesso risulta difficoltoso stabilirne la causa.

Globuli rossi bassi: che cosa fare?

Nel caso in cui i globuli rossi, magari per quanto emerge dalle analisi del sangue, dovessero mancare, è necessario parlarne con il proprio medico.

Per alcune condizioni, infatti, si può facilmente capire il motivo di questa situazione (ad esempio, nel caso delle donazioni) mentre in altre la causa può essere comunque compresa dalle analisi del sangue (carenza di ferro).

In altre ancora, infine, non è possibile stabilirne la causa a partire dai semplici esami, perché il dosaggio dell’EPO o le analisi specifiche al midollo osseo non vengono effettuate in situazioni normali.

Per questo motivo, se le vostre analisi del sangue identificassero la presenza di globuli rossi bassi, la prima cosa da fare è parlarne con il medico e cercare con il suo aiuto di stabilirne con precisione la causa, quindi di intraprendere la terapia più corretta per questa situazione.